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Idee innovative per ristrutturare e ammodernare la cucina:

La cucina è il cuore pulsante della casa: un luogo dove si prepara il cibo, ma anche uno spazio di socializzazione. Se stai pensando di ristrutturare la tua cucina, è fondamentale avere una visione chiara delle soluzioni disponibili, delle tendenze attuali e degli elementi che possano ottimizzare sia l’estetica che la funzionalità.

In questo articolo esploreremo alcune delle migliori idee per ristrutturare la cucina, offrendo spunti utili per trasformare questo ambiente in un luogo accogliente, moderno e pratico. Dalle soluzioni per un design open space alla scelta dei materiali più innovativi, scoprirai come fare della tua cucina un ambiente che rispecchi la tua personalità e soddisfi le tue esigenze quotidiane

Ristrutturazione cucine idee - cucina prima

Idee per ristrutturare la cucina creando un open space:

Un open space è uno spazio aperto e continuo, senza divisioni murarie; per questa sua caratteristica prevede due o più funzioni diverse per il suo utilizzo.

La cucina open space è una delle tendenze più popolari degli ultimi anni, perché si sta sempre più abbandonando il concetto di ambienti separati e con funzioni distinte. 

Scegliere di costruire un open space in cucina implica l’unione di questa stanza con il soggiorno o con altri ambienti, eliminando le pareti divisorie. 

I vantaggi di un open space sono molteplici:

  • Maggiore illuminazione naturale: l’ambiente nel complesso apparirà più luminoso 
  • Una migliore fruibilità dello spazio: eliminando i corridoi di accesso alla cucina si si otterrà uno spazio totalmente aperto e i metri quadri saranno sfruttati non più come spazio distributivo, ma come superficie effettiva dell’ambiente della cucina
  • Spazi più ampi e fluidi: la casa apparirà più grande perché senza divisioni e a colpo d’occhio si percepirà tutta la sua ampiezza; un vantaggio che va a beneficiare in particolar modo nelle case più piccole
  • Possibilità di socializzare mentre si cucina: l’open space favorisce la convivialità e la conversazione tra una stanza e l’altra

Come si può creare un open space? Vediamo insieme alcuni esempi.

Dividere gli spazi con la pavimentazione:

Usando una pavimentazione differente per la cucina e per il soggiorno, si andranno a delimitare gli spazi creando un effetto visivo di continuità, data dall’open space, ma anche di divisione, appunto per i diversi materiali utilizzati.

Utilizzando per esempio delle piastrelle per la cucina e il parquet per la zona giorno non solo si avrà una soluzione grafico visiva di distinzione delle aree, ma si risponderà anche all’esigenza pratica di avere un pavimento più resistente in cucina.

Sempre agendo sulla pavimentazione si può pensare di rialzare la cucina su uno o più gradini, ponendola quindi su un piano più alto rispetto alla zona giorno. Si può anche scegliere di creare un controsoffitto della stessa ampiezza della pedana, così da racchiudere la cucina sia in basso che in alto.

Utilizzare elementi verticali per distinguere gli ambienti:

Per separare gli ambienti si possono introdurre per esempio delle librerie a giorno, ovvero librerie aperte senza la chiusura su uno dei due lati. Queste garantiscono la continuità visiva tra le due aree, ma nel contempo le dividono.

Un’altra idea innovativa è quella di far realizzare dei divisori in legno a tutta altezza, composti da singoli elementi verticali posti a una certa distanza l’uno dall’altro, in modo tale da lasciar intravedere il resto dell’ambiente.

In modo più articolato, si possono progettare delle vere e proprie pareti attrezzate con una duplice funzione: da una parte saranno attrezzate per la zona giorno e dall’altra per la cucina. Per esempio, dalla parte della zona giorno sulla parete può essere installata la televisione e sulla stessa parete, collegandosi all’area della cucina, può essere integrato un piano che collega le due zone e che può essere utilizzato sia come piano di lavoro della cucina che come tavolo da pranzo o piano bar.

Creare un open space con vetrata:

Una delle mode più recenti è quella della creazione di una vetrata su misura per separare la zona cucina con uno stile minimalista o industriale, a seconda dei materiali scelti.

Solitamente si tratta di vetrate con la struttura in ferro o a volte anche in legno dipinto.

Queste possono delimitare la cucina partendo dall’altezza del piano cucina o della penisola, fino al soffitto. 

In altro modo, si può optare per delle vetrate più ampie che andranno a racchiudere l’intero spazio della cucina.

Per evitare la dispersione degli odori, si può far installare una porta ad anta o scorrevole, sempre dello stesso stile della vetrata. la trasparenza farà si che si mantenga la percezione di un ambiente unico, ma con i vantaggi di uno spazio chiuso.

Si possono adottare dunque due soluzioni:

  • Vetrate chiuse, che fanno da parete divisoria: questa soluzione contenitiva risponde alla duplice esigenza di mantenere una continuità visiva tra gli spazi, grazie alla trasparenza, e nel contempo, grazie alla porta che chiude questo tipo di vetrate, non far disperdere gli odori della cucina negli altri ambienti della casa.
  • Vetrate più piccole che schermano parzialmente: sono le vetrate semichiuse, ovvero delle costruzioni fisse che possono essere a tutta altezza, cioè dal pavimento al soffitto, oppure soltanto nella parte superiore di un muro basso. In quest’ultimo caso, il vantaggio sarà quello di poter addossare al muro basso un mobile, che dal lato della cucina può essere per esempio un tavolo o il piano da lavoro e dal lato della zona giorno può essere il divano o anche una panca per il tavolo da pranzo.
 

Si può decidere di integrare un piano da lavoro nella struttura stessa delle vetrate, magari aprendole in corrispondenza di esso, creando una sorta di finestra che si apre sul piano bar della zona living.

Il vetro può anche essere posto non solo in modo lineare, ma anche angolare su due pareti, così da creare un gioco di volume dando la parvenza di un box vetrato.

Il tipo di apertura delle vetrate può essere:

  • Una classica porta a battente.
  • Ad ante scorrevoli: con un sistema laterale di sovrapposizione alle ante fisse, o anche a scomparsa, all’interno dello spessore della parete. Quest’ultima soluzione consente di avere un varco completamente libero, e la vetrata risulta visibile solo quando la porta è chiusa. Il sistema a scorrimento può essere anche incassato in un controsoffitto, per un risultato minimalista.
  • A libro: le singole ante si piegano per compattarsi a lato, ponendosi in modo trasversale rispetto alla parete.

Si può optare per una vetrata più essenziale, completamente trasparente o con uno spessore ridotto dell’infisso; oppure per una struttura maggiormente visibile, come per esempio quelle in ferro, tipiche dello stile industriale, che dividono la struttura in più riquadri tramite fasce verticali e orizzontali.

Lo stesso vetro può essere completamente trasparente o anche più schermante, come per esempio un vetro opaco serigrafato, dove il vetro sarà lavorato in modo da creare un disegno, che può essere esso stesso trasparente e il vetro opaco, o viceversa.

Cucina open space con isole e penisole: come progettarle al meglio:

Le isole e le penisole sono elementi di design che non solo aumentano lo spazio disponibile per la preparazione dei cibi, ma possono anche fungere da area per la colazione o da zona conviviale. L’isola in cucina, in particolare, è una scelta che dona un tocco di eleganza e modernità.

In un open space la cucina può avere una forma a U, a L o essere lineare.

Per dividere la cucina dal soggiorno si può utilizzare:

  • L’isola: quando la cucina è lineare e si dispone di uno spazio ampio. Sarà l’elemento posto al centro dell’ambiente e risulterà particolarmente efficace come soluzione divisoria se dotata di un piano di appoggio con sgabelli, in modo da chiudersi rispetto alla zona giorno.
  • La penisola: quando la cucina ha una forma a U o a L. Sarà l’elemento che si protrae verso il divano, con funzione di tavolo e che racchiude con la sua forma l’angolo cottura. Spesso integrato all’isola vi è anche un sistema continuo dotato di un impianto di illuminazione.

Concentrandoci singolarmente sull’isola, per capire se è possibile installarla è bene considerare lo spazio a disposizione. 

Purtroppo, in alcuni spazi estremamente ridotti, potrebbe non essere possibile ricorrere a nessuna delle due scelte tra isola e penisola. Se la stanza è di dimensioni contenute, infatti, una cucina a parete unica è la soluzione più pratica. Questa configurazione prevede l’installazione di tutti gli elettrodomestici e le superfici di lavoro su un’unica parete, lasciando l’altra libera.

Quando invece lo spazio lo consente, è bene considerare tutte le misure in modo corretto e preciso, per garantire la piena funzionalità degli spazi e dei piani di appoggio e un passaggio agevole tra le varie zone della cucina:

  • Tra la cucina e l’isola è bene lasciare una distanza di almeno 1 metro per permettere tutti i movimenti. Bisogna sempre considerare poi lo spazio che occupa l’apertura di cassetti e ante, per esempio del forno o della lavastoviglie.
  • Quando questa distanza minima non può essere garantita, si può pensare di prevedere le aperture delle ante dalla parte rivolta verso il soggiorno, oppure di non prevederle e di utilizzare solo il piano superiore dell’isola.
  • La profondità dell’isola dev’essere almeno di 60 centimetri per poter essere funzionale.
  • L’altezza dell’isola tipicamente è come quella di una cucina standard, dunque 90 centimetri. Per questo motivo se viene utilizzata come tavolo, si può optare per sedute a sgabello al posto delle classiche sedie; in questo caso lo spazio sottostante dovrà essere vuoto per lasciare lo spazio per le gambe. In alternativa, si può prevedere un piano più basso, ad altezza tavolo, dividendo l’isola su due livelli.

In base a ciò che si desidera inserire sull’isola e alla funzione che si intende assegnarle, bisogna considerare per esempio l’allaccio ai tubi di scarico, gli attacchi per il gas e per la corrente. In quest’ultimo caso è bene prevedere delle prese per poter collegare gli elettrodomestici, anche a scomparsa.

Quando si prevede di inserire sull’isola i fornelli o una piastra ad induzione la cappa può essere installata direttamente sopra di essi, essere incassata in un controsoffitto o, una soluzione moderna e di design è la cappa estraibile situata sul piano d’appoggio stesso.

 
Ristrutturazione cucine idee - cucina dopo

Alcune idee per ristrutturare la cucina senza demolizioni:

Non sempre ristrutturare significa demolire il vecchio per fare spazio al nuovo. In molti casi esistono soluzioni meno invasive per rinnovare l’aspetto e la funzionalità della nostra cucina. 

Ecco alcuni esempi!

Cambiare il paraschizzi:

Il paraschizzi, o schienale, è quell’elemento a fascia che va dal top del piano di lavoro fino alla base inferiore dei pensili. 

Ha la funzione di proteggere dall’acqua e dagli schizzi che si producono quotidianamente cucinando, dunque dev’essere fatto di un materiale resistente all’acqua, al calore, all’umidità e ai detergenti per la pulizia.

In questa zona si può decidere di nascondere il vecchio rivestimento di piastrelle facendolo coprire con rivestimenti moderni come il gres o con un nuovo paraschizzi in resina.

Inoltre, non è più una tendenza quella di rivestire interamente la cucina di piastrelle, infatti viene spesso scelto un rivestimento differente solo per la zona del paraschizzi.

Il colore e i materiali sono da scegliere in base allo stile della cucina, con diverse soluzioni possibili:

  • Si può armonizzare il tutto, mantenendo gli stessi colori della cucina
  • Si possono creare giochi di contrasto efficaci che facciano risaltare il paraschizzi
  • Si può utilizzare lo stesso materiale per lo schienale e per il top per creare un effetto di continuità tra il piano orizzontale e quello verticale. Non in tutti i casi è possibile, in particolare è importante considerare il tipo di top che si sceglie per il piano di lavoro.

Ecco alcune idee innovative per i materiali da scegliere per il tuo paraschizzi, oltre alle piastrelle classiche:

Carta da parati in fibra di vetro, adatta per gli ambienti umidi

Gres porcellanato: materiale molto resistente con cui è possibile avere lo stesso materiale per schienale e top. Per una continuità totale si può rivestire di questo materiale anche la vasca del lavandino. Un esempio di rivestimento in gres per la cucina sono le lastre con effetto marmo.

Vetro e paraschizzi magnetico: una possibile opzione è quella di verniciare questo materiale secondo il proprio gusto, in questo modo il colore sarà sul lato posteriore a contatto con la parete, garantendo un risultato igienico e facilmente pulibile. 

Esistono anche dei paraschizzi in vetro dotati di magneti nella parte retrostante, che consentono di appendere ad essi degli accessori appositi per sorreggere per esempio degli utensili. Con il sistema a magnete sarà possibile spostarli a proprio piacimento, cambiando l’estetica del paraschizzi. Inoltre, in esso spesso è integrato anche un sistema di retroilluminazione.

Rinnovare i toni e le finiture:

La scelta dei colori e delle finiture è un altro elemento chiave per dare alla tua cucina un aspetto rinnovato. I colori influenzano notevolmente l’atmosfera dell’ambiente, quindi è importante scegliere tonalità che si adattino sia alle tue preferenze sia allo stile della casa.

Colori neutri per un look elegante: I colori neutri come il bianco, il grigio e il beige sono sempre una scelta sicura, in quanto donano un aspetto elegante, luminoso e pulito. Il bianco, in particolare, è perfetto per ambienti piccoli, in quanto riflette la luce e fa sembrare la cucina più grande.

Tonalità vivaci e punti di colore: Se vuoi aggiungere un tocco di personalità, considera l’idea di inserire accenti di colore in modo strategico. Ad esempio, puoi dipingere una parete di un colore acceso, come il blu, il verde menta o l’arancio, per creare un contrasto con i toni neutri dei pensili e delle superfici. Si può agire con questi giochi di contrasto scegliendo ad esempio un effetto grafico geometrico per la zona del paraschizzi, al posto di una classica tinta unita.

Finiture opache o lucide: Le finiture opache sono ideali per una cucina che punta sulla sobrietà e sul minimalismo, mentre le finiture lucide sono perfette per chi desidera un look più moderno e sofisticato. Le finiture lucide sono anche più facili da pulire, ma tendono a mostrare più facilmente impronte e macchie.

Dividere gli ambienti con il colore:

Quando è presente un open space si possono distinguere le due aree della cucina e della stanza su cui si apre, dipingendo le pareti dei due ambienti di colori diversi.

Per esempio, si può separare l’open space a livello ottico con delle pareti colorate nella zona della cucina.

Per accentuare l’effetto e creare la parvenza di una scatola, si può pensare di dipingere anche il soffitto dello stesso colore della parete. In questo modo si creerà la percezione di un volume fittizio.

Modernizzare la cucina con gli elettrodomestici intelligenti:

La tecnologia sta trasformando ogni aspetto della nostra vita, e la cucina non fa eccezione. Gli elettrodomestici intelligenti sono progettati per migliorare l’efficienza e semplificare le operazioni quotidiane. Dal frigorifero smart che avvisa quando la spesa sta per scadere, al forno connesso ad internet che può essere controllato tramite app, la tecnologia può portare la tua cucina a un nuovo livello di funzionalità.

I forni smart e i piani cottura a induzione offrono un controllo preciso della temperatura e sono più veloci ed efficienti rispetto alle tradizionali opzioni a gas. Alcuni modelli consentono anche di salvare ricette e di settare impostazioni personalizzate, facilitando la preparazione dei pasti.

Un frigorifero di nuova generazione può avere funzionalità avanzate come la gestione della temperatura, la possibilità di monitorare gli alimenti tramite app e persino una fotocamera interna per verificare la scorta di cibo.

 

Ristrutturazione cucina: idee sui materiali da scegliere:

Ristrutturazione cucine idee - cucina2 prima

La scelta dei materiali è uno degli aspetti fondamentali della ristrutturazione cucina, sia per motivi estetici che pratici. Materiali di qualità, facili da mantenere e resistenti all’usura quotidiana sono essenziali in una cucina.

Pietra naturale o resina:

I piani di lavoro in pietra naturale (come il granito o il marmo) sono da sempre tra i più apprezzati per la loro durata e resistenza. Tuttavia, la resina è una scelta altrettanto interessante, in quanto offre un’ampia gamma di colori e finiture e si adatta perfettamente alle esigenze di una cucina moderna. La pietra calcarea o il quarzo sono anche scelte popolari per la loro resistenza e facile manutenzione.

Legno massello:

Il legno massello conferisce alla cucina un aspetto caldo e naturale, ma richiede anche una maggiore cura e manutenzione. Tuttavia, le cucine in legno sono particolarmente adatte a chi cerca un ambiente rustico, elegante o dal sapore naturale.

Superfici smaltate o laccate:

Le superfici smaltate o laccate sono perfette per ottenere una finitura liscia e lucida, facile da pulire. Le cucine laccate sono una scelta di stile, particolarmente adatte a chi cerca un design contemporaneo e senza tempo.

I vantaggi di questo tipo di materiale sono:

  • Resistenza all’umidità e alle macchie.
  • Facilità di pulizia.
  • Estetica raffinata e moderna.

HPL: l’evoluzione del laminato:

Si tratta di un materiale composto da più strati di resine, dove lo strato finale riproduce diversi effetti come ad esempio pietra, legno o marmo. Questo materiale ha un’elevata resistenza agli urti, alle abrasioni, agli agenti chimici e alle macchie. La differenza con il laminato classico è che è impermeabile, quindi può essere utilizzato sia per il piano di lavoro che per la vasca del lavello, per mantenere un effetto di continuità. Inoltre può essere utilizzato anche per rivestire le ante ed è facile da pulire.

Materiali in ceramica: 

Il vantaggio di questi materiali rispetto agli altri è la sua elevata resistenza al calore, per cui è possibile appoggiare padelle e pentole direttamente sul piano, senza rischiare di comprometterlo. Anche in questo caso è possibile rivestire di questo materiale anche la vasca del lavandino per mantenere continuità visiva.

In particolare due tipi di materiali ceramici sono:

  • Le pietre sinterizzate, composte da diversi materiali naturali, sono 100% ecologiche, tuttavia per il processo di lavorazione che prevedono, sono materiali molto costosi.
  • Il più comune gres porcellanato, come soluzione più economica
 
Ristrutturazione cucine idee - cucina2 dopo

Conclusione

La ristrutturazione della cucina è un’opportunità per migliorare non solo l’aspetto, ma anche la funzionalità e l’efficienza del tuo spazio. Scegliere le giuste idee per ristrutturare la cucina ti permetterà di trasformare questo ambiente in un luogo più confortevole, moderno e adatto alle tue esigenze quotidiane. Che tu stia cercando di ottimizzare lo spazio, migliorare l’illuminazione, o aggiungere tecnologie avanzate, le opzioni sono infinite. Ricorda che ogni dettaglio conta e che una cucina ben progettata può davvero fare la differenza nella qualità della vita domestica.

 

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